Quest'attrice mi è sempre piaciuta per la sua bellezza particolare, elegante, riservata, eterea e austera, dallo sguardo magnetico; le sue interpretazioni mi hanno sempre coinvolta.
Nacque il 21 aprile 1930 a Roma da madre inglese e padre italiano. Iniziò la sua carriera studiando danza, la sua grande passione, poi fece la modella e vinse anche il titolo di Miss Roma.
Il film che la lanciò a livello internazionale fu Riso Amaro (1949) di Giuseppe De Santis.
http://poesia.blog.rainews.it/2012/08/silvana-mangano-attrice-e-icona/
L'ho amata molto e mi sono emozionata nel film L'oro di Napoli (1954) di Vittorio de Sica, nell'episodio Teresa, dove il suo pianto e la sua disperazione in pochissimi istanti mi ha rapita. Dal quel film in poi l'ho sempre seguita e ammirata.
http://theredlist.com/wiki-2-24-525-526-654-view-1950s-2-profile-silvana-mangano.html
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Il terzo film che mi ha preso il cuore è stato Barabba (1961) film storico di Richard Fleischer, in cui l'attrice interpreta Rachele, la quale viene ingiustamente lapidata dalla folla per aver seguito Gesù.
http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-6x010-0004867/
Un altro film meraviglioso in cui l'attrice è magnifica è Le streghe (1967) film collettivo drammatico in cinque episodi diretti da Pasolini, Visconti, De Sica, Bolognini, Rossi. Io l'ho amata nell'episodio La Terra vista dalla Luna di Pier Paolo Pasolini.
https://www.pinterest.com/pin/340936634268680904/
Nel capolavoro drammatico e psicanalitico di Pasolini, Teorema (1968) la Mangano è misteriosa, ermetica e impenetrabile.
Uno dei miei film preferiti in assoluto è Lo scopone scientifico (1972) capolavoro di Luigi Comencini. In questa pellicola ci sono delle scene drammatiche con l'attrice ed Alberto Sordi che mi commuovono e toccano la mia anima.
http://www.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_6940/from_2015-06-24/h_2145
Il primo amore adolescenziale dell'attrice fu Marcello Mastroianni e proprio con cui lavorò in quello che fu il suo ultimo film Oci Ciornie (1987) di Nikita Sergeevič Michalkov.
Lei era una donna umile, riservata, soprattutto nell'ambito lavorativo, confidò infatti che non avendo mai studiato recitazione in modo accademico si era sempre sentita inadeguata.
Nonostante ciò vinse molti premi: tre David di Donatello e tre Nastri d'argento.
Impegnata moltissimo sui set cinematografici, fu una madre presente ma distaccata, fredda, come ricorda sua figlia Veronica nel suo libro Rivoglio la mia vita. In queste pagine ci dice che la madre si isolava per molte ore nella sua stanza e sempre lei rivela che Pasolini scrisse all'attrice in una lettera: "C'è un vetro tra te e il mondo".
Silvana Mangano aveva spesso sofferto di depressione e il suo stato peggiorò irrimediabilmente dopo la morte improvvisa e tragica del figlio Federico. Successivamente divorziò da De Laurentiis.
Morì a Madrid nel 1989 dopo una lunga malattia.
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/04/18/news/silvana_mangano-112290852/#gallery-slider=112280044
"Cara Silvana, la tua bellezza amara che si offre, incombente come una teofania, ha uno splendore di perla, mentre in realtà tu sei lontana". (P.P.Pasolini)